CIRCOLARE MINISTERO DELLA SALUTE
N. 3566 - 18/01/2022
(Recepimento Protocollo FMSI per il Return to play)

Aggiornamento della circolare della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute prot. 1269 del 13/01/2021 recante ” idoneità all’attività sportiva agonistica in atleti non professionisti Covid-19 positivi guariti e in atleti con sintomi suggestivi per Covid-19 in assenza di diagnosi da SARS-Cov-2″.

COMUNICAZIONE ALLA SOCIETA'

Tutti gli Atleti che abbiano contratto infezione da SARS-Cov-2 sono tenuti ad informare la Società, dovranno sospendere l’attività sportiva per sottoporsi agli accertamenti diagnostici, previsti per i diversi gruppi di atleti, fino al rilascio da parte dello specialista in Medicina dello Sport di attestazione al Return to Play.

SUDDIVISIONE IN GRUPPI DI ATLETI

Il medico valutatore, ai fini del primo rilascio o del rinnovo dell’idoneità sportiva, ovvero nei casi di infezione da SARS-CoV-2 sopraggiunta in corso di validità della certificazione alla pratica dell’attività sportiva agonistica, ai fini della ripresa dell’attività sportiva, dovrà differenziare gli atleti nei seguenti Gruppi:

A.1

Atleti che abbiano presentato “Infezione asintomatica o paucisintomatica” o “Malattia lieve” e che comunque non siano ricorsi a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche epariniche a causa di infezione da SARS-CoV-2

La valutazione per il ritorno all’attività per gli atleti del gruppo A1 viene effettuata tenendo conto dell’età (sotto i 40 anni o sopra i 40 anni), dalla presenza di patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare (diabete, ipertensione, ipercolesterolemia), e dello status vaccinale.

A1. (UNDER 40) con anamnesi negativa per condizioni e patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare, oltre alla visita medica, si raccomanda un approfondimento con i seguenti esami diagnostici da effettuare dopo che siano trascorsi 7 giorni dall’avvenuta guarigione da SARS-CoV-2 accertata secondo la normativa vigente, che abbiano ricevuto la dose booster, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, ovvero siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti

  1. ECG basale;
  2. Test da sforzo con monitoraggio elettrocardiografico continuo (anche con step-test) sino al raggiungimento almeno dell’85% della FC max.

A.1 (OVER 40) con anamnesi negativa per condizioni e patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare, oltre alla visita medica, si raccomanda un approfondimento con i seguenti esami diagnostici da effettuare dopo che siano trascorsi 14 giorni dall’avvenuta guarigione da SARS-CoV-2 accertata secondo la normativa vigente, che abbiano ricevuto la dose booster, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, ovvero siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti.

  1. ECG basale;
  2. Test da sforzo con monitoraggio elettrocardiografico continuo (anche con step-test) sino al raggiungimento almeno dell’85% della FC max.
  3. Test ergometrico incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico

N.B. lo stesso termine di 14 giorni si applica anche per gli atleti con anamnesi positiva per patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare e per gli atleti che non abbiano ricevuto la dose booster, ovvero non abbiano completato ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, ovvero non siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti.

Atleti professionisti

Per gli atleti professionisti e gli atleti d’interesse nazionale e internazionale appartenenti al gruppo A1, si raccomanda di integrare la visita per la valutazione dell’idoneità con i seguenti approfondimenti diagnostici:

  1. ECG basale;
  2. Test ergometrico incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico;
  3. Ecocardiogramma Color Doppler.

I summenzionati esami possono essere eseguiti immediatamente a seguire l’avvenuta guarigione da SARS-COV-2 accertata secondo la normativa vigente.

Qualora un atleta dilettante intenda, per motivi agonistici di livello nazionale o internazionale, ridurre il periodo intercorrente tra l’avvenuta guarigione e l’esecuzione degli esami, potrà adottare il protocollo valevole per i professionisti.

A.2

Atleti che abbiano presentato “Malattia moderata” o che comunque siano ricorsi a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche o epariniche a causa di infezione da SARS-CoV-2

Nel gruppo A2, oltre alla visita medica prevista dalla normativa vigente, si raccomandano i seguenti approfondimenti diagnostici non prima comunque che siano trascorsi 30 giorni dall’avvenuta guarigione

  1. Test ergometrico incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico e valutazione della saturazione di 02 a riposo, durante e dopo il test;
  2. Ecocardiogramma Color Doppler;
  3. ECG Holter 24hr inclusivo di una seduta di allenamento o di sforzo;
  4. Esame spirometrico con determinazione di: capacità vitale forzata (FVC), volume espiratorio forzato al primo secondo (FEV-1), di indice di Tiffeneau, picco di flusso espiratorio e flussi a volumi intermedi e massima ventilazione volontaria (MVV); tali esami spirometrici dovranno essere effettuati anche per gli sport della Tabella A dell’All.1 del Decreto Ministeriale 18 febbraio 1982;
  5. Esami ematochimici (Emocromo completo, ALT/AST, Gamma GT, Creatininemia, CPK isotipi cardiaci, LDH, PT/PTT, INR, Elettroforesi proteica, PCR, Ferritina, Esame urine completo).

A.3

Atleti che abbiano presentato “Malattia severa” o “Malattia critica”.

Per gli atleti classificati in questa fascia sono necessari gli approfondimenti previsti per il gruppo A2 integrati con il Cardiopulmunary Excersise Test (CPET).

Anche in questo caso gli approfondimenti diagnostici sono da effettuare non prima che siano trascorsi 30 giorni dall’avvenuta guarigione.

B

Atleti Covid-19- (negativi) e atleti asintomatici (non testati) nel periodo della pandemia

Nel gruppo B gli Atleti dovranno effettuare gli accertamenti sanitari previsti dalla normativa ai fini dell’eventuale riconoscimento dell’idoneità, nonché ulteriori esami specialistici e strumentali richiesti dal medico valutatore su motivato sospetto clinico.

Si ritiene che per gli atleti che non siano risultati positivi e per gli atleti positivi guariti già sottoposti a “Return-To-Play” si debba procedere all’effettuazione della visita di idoneità nel rispetto della scadenza naturale della precedente certificazione, adottando il protocollo standard sport-specifico.